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Oggi 20 Gennaio 2009 il nuovo Presidente degli USA Barack Obama si insediera’ alla Casa Bianca. Come gia’ riportato in questo blog, le aspettative e le speranze in questa nuova figura sono enormi. I media di tutto il mondo sono concentrati nella sua persona come non mai, identificandolo come colui che si prendera’ sulle spalle gli oneri di uscire dalla crisi economica attuale che sta investendo tutto il globo. La fiducia e i consensi nei suoi confronti sono a dir poco ampi, ma le voci obbiettive e critiche non mancano, soprattutto dopo le nomine che hanno delineato il suo staff governativo. Una di queste e’ il giornalista Jeremy Scahill, impegnato da anni nella lotta per una vera giustizia, autodefinitosi come una voce fuori dal coro. Siamo andati a sentirlo in un dibattito che trattava la politica estera statunitense in relazione alle recenti cariche assegnate da Obama. Il quadro presentato e’ a dir poco allarmante. La continuita’ di intenti con la politica militaristico-colonialista dell’uscente amministrazione Bush e’ drammaticamente evidente, in contrapposizione alle tante belle parole spese in campagna elettorale. Nei video riassuntivi potete vedere come Scahill punti il dito su questi fatti recenti per poi allargarsi ad una visione piu’ generale dell’assetto politico degli USA, in cui i due grandi partiti portano avanti da anni la loro politica in comune accordo nei tavoli che contano, in totale sottomissione alle grandi Corporations. Quadro che rispecchia benissimo quanto sta accadendo anche in Italia, dove il bipolarismo sta portando alla fine della vera democrazia.