Tuesday, November 18, 2008

Se la politica imbavaglia i blog



Questo e' un blog. Uno spazio di persone comuni che parlano di temi comuni. In un certo qual modo facciamo informazione. Diamo il nostro punto di vista. L'altra sera ho visto il film Quinto Potere del 1976. Da li ad un anno sarei nato, e il film gia' allora denunciava un sistema dell'informazione corrotto dagli interessi di pochi che hanno bisogno di mantenere la maggioranza della gente nell'ignoranza e nell'appiattimento delle idee. In un tempo dove l'informazione e' controllata per mascherare come la politica sia cosi' lontana dalla gente, ci sono politici che usano nuovi media, ancora liberi, per raggiungere la gente con messaggi diretti. Non abbiamo bisogno di giornalisti che riportano cosa dice un politico, ma di giornalisti che raccolgono informazioni e facciano inchieste! Se i media tradizionali (TV e carta stampata) sono oramai controllabili e controllati dalle multinazionali, non cosi' si puo' dire di internet (almeno per ora). E se davvero Obama ha vinto senza il supporto di quelle multinazionali, non poteva che usare internet. E cosi' ha fatto. Un presidente di 47 anni che USA internet per parlare direttamente ai cittadini, raccogliere fondi, ringraziarli direttamente e raccogliere sugeerimenti.
In Italia i politici temono per la diffusione dell'informazione dal basso attraverso i blog. Per questo il parlamento sta lavorando ad una legge per limitarne la liberta' di espressione. Siamo consapevoli che una certa regolamentazione possa essere auspicabile, ma la liberta' di stampa e' sacrosanta, fintanto che quello che si riporta corrisponda a verita'. Purtroppo il DDL "anti-blog" pare essere l'ennesima legge ad personam. Con una differenza: questa volta si configura come una legge "contro" qualcuno, contro tanti di noi, invece che a favore! Qui a New York ci riteniamo privilegiati per avere lo stesso Presidente che usa la rete come deve essere usata. Purtroppo i nostri connazionali in Italia non sono cosi' fortunati avendo ultra 70enni a ricoprire le piu' alte cariche dello stato. Come puo' la nostra generazione sentirsi rappresentata da politici che non guardano al futuro, anche perche' mai lo vedranno?

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