Saturday, October 18, 2008

On. Giovanna Melandri a New York



In questi giorni l'ex ministro Giovanna Melandri si trova negli Stati Uniti per aiutare la campagna elettorale del democratico Barack Obama. L'altra sera e` stata invitata dal coordinamento del partito Democratico Newyorkese a partecipare ad una cena qui a Manhattan in cui tra l'altro si assisteva all'ultimo dibattito tra i due candidati alla Casa Bianca. Noi di Qui New York Libera abbiamo partecipato per porre qualche domanda. In quanto attuale ministro di queto fantomatico governo ombra, ci interessava analizzare l' annosa questione del conflitto d'interessi mai risolto in questi ultimi 15 anni, soprattutto da chi (la sinistra) poteva e doveva averlo fatto. Dopo qualche considerazione sul dibattito televisivo appena visto, siamo stati piacevolmente sorpresi dal fatto che la questione sia stata sollevata da altre persone prima di noi. Non capita spesso di vedere i nostri governanti essere messi in discussione a casa propria, ma di solito si assiste ad incondizionati assensi da parte dei propri militonti. Lo scambio civile di battute si e` risolto con l'imputare la mancata risoluzione del problema alle instabili e difficili alleanze dei passati governi di sinistra. Risposta che a noi suona come un arrampicarsi sugli specchi, visto che ricordiamo benissimo come la pensano i capetti decennali di questa coalizione .....vero Fassino?

6 comments:

Lopi said...

Filmati come questo, aldila’ del contenuto specifico, fanno capire la gravita’ della situazione italiana.
Dal modo di porsi dell’On. Melandri,si capisce quanto la politica di professione si sia abituata a parlare in ambiente protetto, e accetti malvolentieri il confronto dialettico.
Molti politici italiani sono un po’ come i cantanti del Festival di Sanremo ai tempi del playback: sono abituati a muovere le labbra per rispondere a domande concordate, sono tranquilli tanto sanno che l’intervistatore non mettera’ in discussione una risposta non convincente con una nuova domanda.
Per migliorare la situazione occorre un’informazione libera che faccia il suo mestiere. Chi fa politica ha il dovere di cercare il confronto, non di evitarlo o di essere infastidito, ed ammettere eventuali errori politici.
Fiato sul collo, per il bene di tutti.

s7fr said...

Scaricare la responsabilita' sugli altri, su azioni passate e' un giochetto tipico di tutti i politici italiani.
E' un ritornello che si ripete di continuo per non affrontare le questioni principali, i problemi reali.
Parole, parole, parole...
Mancano i fatti, manca l'energia combattiva, manca la risolutezza, la coerenza, il coraggio...
Mancano facce nuove, idee forti e portate avanti...le idee sono vecchie, i battibecchi incoerenti, e' una minestra riscaldata, insipida, irrelevante.

Antonio, credi davvero che l'informazione sia "libera" oggi in Italia? (ci sono certamente delle eccezioni, ma e' necessario che urlino, per farsi sentire)...
Piu' che libera ci vorrebbe un'informazione coraggiosa e intelligente che ponga domande chiare, importanti ed incalzanti.
Non le solite caute, timide domande di routine...

s7fr said...

Siamo tutti d'accordo su come in teoria dovrebbero comportarsi i politici, ma alla prova dei fatti e' rarissimo che le azioni corrispondano alle parole per il semplice fatto che non conviene ai politici essere onesti (ammettere di aver sbagliato?? Ma scherziamo??)...

A mio avviso sono i media che devono tirar fuori la verita', se le risposte non sono convincenti, che lo si faccia notare, che si facciano altre domande, e domande su domande, che si pubblichino video di interviste, di prove, di commenti della gente...
Ci vorrebbe una trasmissione tipo Countdown.

::..QuiBariLibera..:: said...

Ciao Razazzi siete grandii!
Ed e' grandioso leggervi !

Ho messo il vostro link su
QuiBariLibera

a presto:
Michele Ranieri "Masciari"

::..QuiBariLibera..:: said...

ops dimenticavo,,il mio blogger e dissattivato sono qui
http://mrphotoshop.altervista.org/blog

QUI NEW YORK LIBERA said...

Ciao Qui Bari Libera. Piacere di scambiare opinioni. Vi abbiamo linkato anche noi.

Nicola