Monday, June 15, 2009

Il Progetto SCEC



In questo blog abbiamo gia’ trattato l’argomento delle monete complementari nel servizio sulle Itacha Hours. Anche in Italia e’ in atto un progetto simile, che si sta diffondendo su tutto il territorio: il Progetto SCEC. Lo SCEC (Solidarieta’ ChE Cammina) e’ prima stato ideato dai ragazzi di Napoli e pian piano diffuso e abbracciato da altre regioni e altri progetti simili diffusi sul territorio italiano, identificato adesso come Arcipelago SCEC. Abbiamo intervistato Paolo Tintori, appartenente all’Arcipelago Toscana, uno dei volontari che si adoperano per la sua diffusione e corretta applicazione. Con molta chiarezza e semplicita’ ci spiega come funziona lo SCEC e come puo’ essere un mezzo molto semplice ed efficace per portare una serie di vantaggi alle comunita’ che lo adottano. Semplici cartonote distribuite gratuitamente, frutto di un’emissione priva di debito, prive di lucro, paritaria e a sovranita’ popolare. L’aspetto piu’ immediato e’ il risparmio considerevole sugli acquisti per chi lo utilizza, associato all’ appoggio e valorizzazione dell’economia locale. Altro aspetto cruciale e’ il risollevare la consapevolezza della sovranita’ monetaria che ci e’ stata completamente sottratta, cercando di contrastare il circolo vizioso dell’economia debito attuale.
Una moneta quindi della gente per la gente, lontano dagli interessi della grande distribuzione e delle banche private.
Cercate di capirne le utilita’, utilizzatelo e diffondetelo.
Il video linkato e’ un estratto dell’intervista, che puo’ essere vista per intero a questi link: parte 1, parte 2, parte 3.

Tuesday, June 9, 2009

Perche' ci odiano?



Abbiamo intervistato il giornalista Paolo Barnard per farci raccontare brevemente le motivazioni per cui ha scritto il libro "Perche’ ci odiano?”. Un libro in cui, con precisione certosina e documentazioni inconfutabili, vengono denunciati i crimini che il mondo occidentale, ed in particolare USA e Gran Bretagna, hanno perpetrato nell’ultimo secolo ai danni di moltissimi Stati in via di sviluppo. Programmi fondati su militarizzazione spinta e propaganda disinformativa per ribaltare la realta’ e acquisire consensi per continuare con i propri crimini. Tutto cio' alimenta da anni in quei popoli sentimenti di rancore e odio nei nostri confronti. Sentimenti che risultano pienamente capibili nel momento in cui se ne conoscono le ragioni. Raccomandiamo vivamente la lettura del libro.
La discussione poi si e’ incanalata in considerazioni un po’ piu’ generali sulla situazione socio-politica contemporanea, cercando di analizzare il perche’ gli italiani vivano in uno stato di apatia completa, incapaci di alzare la testa.
Buon ascolto. Il video linkato e' la prima di tre parti. La seconda e' qui, mentre la terza parte e' qui.

Friday, June 5, 2009

E allora non chiamatela Democrazia

Dal blog di Qui Lecco Libera

Alla fine è arrivata. La Questura di Lecco - per istanza del Vice Questore - mi ha denunciato penalmente per violazione degli articoli 650 e 654 del Codice Penale. L’Art. 650 recita: inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità; il 654 è ancora più spassoso: grida e manifestazioni sediziose. Per chi volesse un chiarimento sul senso letterale del termine “sedizioso” può cliccare QUI.

Sono stato denunciato in merito alla contestazione al Ministro della difesa Ingazio La Russa. Mi ero permesso di non inginocchiarmi alla vista dell’uomo di Governo; mi ero addirittura azzardato a gridargli “evviva l’Impunità”, “ipocrita”, “chiedi scusa all’Onu”, “predicate sicurezza celebrando l’impunità del Padrone” eccetera eccetera. Nel Sultanato tutto questo non è previsto. Solo applausi, grida di giubilo e genuflessione facile.

Il clima di repressione di ogni forma di dissenso in Italia, in Lombardia e nella nostra Lecco, si sta facendo davvero insopportabile. L’intimidazione è ormai l’arma prediletta. L’importante è non farsi suggestionare.

Ho scritto una lettera aperta alla città raccontando un pò i fatti accaduti durante la contestazione a La Russa. Al termine ho invitato tutti coloro che sentissero la necessità di tutelare la Libertà d’espressione ed il Diritto di critica ad una manifestazione cittadina di pacifica protesta nel centro della città. L’intento è quello di invitare alcuni personaggi di spessore che possano contribuire affrontando specificamente i due temi in teoria costituzionalmente previsti e tutelati. E’ tutto in cantiere, in breve vi comunicheremo data e modalità della manifestazione.

Precisazione doverosa: non sarà una manifestazione in difesa della Libertà di Duccio Facchini. Sarà un appuntamento che partirà sì dal mio caso personale ma che vorrà arrivare a sviluppare un ragionamento che possa valere per tutti i cittadini ancora non sudditi. Il motivo è molto semplice: visto l’andazzo, un domani, potrebbe capitare a chiunque.

Vi prego di diffondere il più possibile la voce dell’ennesima intimidazione e repressione avvenuta in questa città e della manifestazione che farà seguito. Che all’indifferentismo imperante sopraggiunga un pò di sana indignazione civile!

QUI trovate la lettera aperta. Qualora foste d’accordo, fatela girare il più possibile.

Duccio Facchini