tag:blogger.com,1999:blog-4054582661737900466.post871332691406002305..comments2022-12-27T15:38:33.840-05:00Comments on QUI NEW YORK LIBERA: Come (non) cambia con ObamaQUI NEW YORK LIBERAhttp://www.blogger.com/profile/00127618837873475103noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-4054582661737900466.post-88770980667573341532009-01-31T07:54:00.000-05:002009-01-31T07:54:00.000-05:00Ascoltate questa intervista: http://www.luogocomun...Ascoltate questa intervista: <BR/>http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=3010<BR/><BR/>Webster Tarpley è il principale propugnatore della teoria che vede Barack Obama come un prodotto di laboratorio, coltivato per lunghi anni dal gruppo politico di Zbigniew Brezinsky, e ora impostoci alla Casa Bianca con una sofisticata operazione di “marketing ideologico”, in cui la facciata del “cambiamento” serve solo a coprire una realtà di aggressione imperialista ancora peggiore di quella che abbiamo vissuto negli ultimi otto anni.<BR/><BR/>Sotto Obama – secondo Tarpley – l’America riporterà in auge quella politica di destabilizzazione globale il cui scopo ultimo è demolire una volta per tutte l’impero russo. Non potendo attaccarlo militarmente, questa strategia prevede inizialmente la frantumazione del Pakistan – alleato-chiave della Cina in Asia – e poi la riduzione dell’afflusso di petrolio africano verso la Cina, per obbligare quest’ultima a rivolgersi ai territori siberiani, alla ricerca di petrolio, trovandosi così in conflitto diretto con la Russia.<BR/><BR/>In questa intervista Tarpley spiega anche che la chiave di volta di tutta l’operazione è quella di riuscire a mettere l’Iran contro la Russia stessa, attraverso un’alleanza di cui farebbe le spese Israele, …<BR/><BR/>… che finirebbe per ritrovarsi fortemente ridimensionato sullo scacchiere medio-orientale.Nichttps://www.blogger.com/profile/01608016848590423464noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4054582661737900466.post-37640898880397767642009-01-21T12:57:00.000-05:002009-01-21T12:57:00.000-05:00Vorrei aggiungere un commento - Io ero nella Havan...Vorrei aggiungere un commento - Io ero nella Havana il 4 novembre e ti posso dire che la percezione che Obama e' piu' aperto al dialogo rappresenta una grande speranza per i Cubani che ho potuto conoscere meglio. Nei media dello stato, ho percepito che i Cubani sono gia' piu' disposti ad accogliere questo nuovo presidente e dialogare. Raul ha appena proposto uno scambio di prigionieri politici. La personalita' di un presidente e il suo carisma non sono fattori da sottovalutare (e.g. il disgelo fra Reagan e Gorbachev negli ultimi anni).<BR/><BR/>Obama pronuncio' nel suo discorso ieri che desidera che gli Stati Uniti sia un amico per tutte le nazioni e nemico di nessuno. Gia' questo semplice cambio di linguaggio avanzera' una percezione positiva degli stati uniti in America Latina.. e chissa' cosa ne verra' fuori? I'm hopeful of good things to come. <BR/><BR/>Molto interessante il blog e spero di tornarci piu' spesso.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4054582661737900466.post-52031753101986582132009-01-20T22:27:00.000-05:002009-01-20T22:27:00.000-05:00mmmmhhhh!!!!molto interessante, in effetti il disc...mmmmhhhh!!!!<BR/>molto interessante, in effetti il discorso del giornalista non fa una piega. posso solo dire che Obama e` un po` costretto a giocare con le regole del gioco.<BR/>Speriamo e rallegramoci,per il momento,del fatto che anche un piccolo cambiamento o on lieve sterzo sulla rotta che hanno tenuto gli USA in questi 8 anni fa una grande differenza sia a livello poliutico mondiale che a livello ecologico ed economico.<BR/>Speriamo<BR/>MarcoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4054582661737900466.post-81252702899698601362009-01-20T08:42:00.000-05:002009-01-20T08:42:00.000-05:00Grazie Nicola Fiorenzo e Victoria per l'utile serv...Grazie Nicola Fiorenzo e Victoria per l'utile servizio. In effetti un pò tutti ci domandiamo quale potere avrà Obama e soprattutto che tipo di cambiamento vuole portare alla politica estera.<BR/>Menomale ci sono alcuni giornalisti che si "sganciano" dal treno in corsa e cercano di inquadrare la persona secondo le sue scelte che a quanto pare non lasciano presagire niente di positivo.<BR/>Ricordo con piacere il negozio di libri e -activist center- Bluestocking nel Lower East Side, nel quale ho trovato molto materiale per la mia tesi sulle fanzine americane.<BR/><BR/>Ci vediamo presto ragazzi!<BR/><BR/>filippociemphttps://www.blogger.com/profile/09238970756691277060noreply@blogger.com